Neanche tre giorni e l'O&T è di nuovo in campo per l'impegno di Coppa.
Si va ad affrontare la Virtus, squadra che negli ultimi anni ci ha messo spesso in difficoltà.
Nonostante le numerose assenze (Tombari, Fini e Leo squalificati), Caselli influenzato, Piraz e Gara infortunati, Mister Pino mette giu' un 4-4-2 muscolare e quadrato, con Daniele in porta, "The Wall" Lisa centrale in difesa con "Ti aspetto fuori" Dozza, Indo e Guerra terzini per la difesa; Gardelli e Giova in mezzo supportati da Simo e Anto sulle fasce a centrocampo; in avanti Dj e Viennetta.
Il campo, duro e pieno di buche, non permette un grande possesso palla e già dall'inizio è palese la difficoltà delle due squadre a organizzare un gioco "pulito".
L'Ozzano parte bene, corta e accorta in difesa e riesce a rendersi pericoloso in avanti grazie a delle punizioni: in una di queste Dj riesce, sfruttando un rimpallo in area, a portare in vantaggio gli ospiti.
La Virtus reagisce senza mai rendersi pericolosa veramente e deve stare attenta al contropiede ozzanese, in uno dei quali "Non vedo la porta" Viennetta spara alto da buona posizione dopo una bella azione in velocita'.
Il primo tempo si conclude così senza altri sussulti; la ripresa inizia con la Virtus motivata a cercare il pareggio con una formazione piu' sbilanciata in avanti.
Sono almeno due le azioni pericolose: un uno-due che porta il n°11 locale davanti al portiere, ma il suo tiro è a lato e una deviazione su una punizione dove Daniele compie una grande parata d'istinto.
A questo punto l'arbitro perde un po' il controllo della partita che si incattivisce...ne fanno le spese Anto che per una doppia ammonizione (la seconda a causa dell'orecchino che aveva indosso) viene espulso e il n°2 e n°5 virtussini che per falli e proteste vengono cacciati fuori...fioccano anche molti cartellini gialli, alla fine se ne conteranno almeno 8.
L'Ozzano cerca di riorganizzarsi e i cambi di Corrente, Lepre, Samba (ormai negli annali il suo scambio di battute col n°8 avversario sul fatto che a 40 anni giochi "solo" in terza categoria) e "brillantini" Iosa, garantiscono freschezza e corsa.
Sul finale avviene il raddoppio ozzanese: da una punizione di seconda Lepre fa partire un tiro velenoso che grazie al velo di Iosa ("il Principe del Cassero") inganna il portiere che tocca il pallone in rete rendendo così il gol valido.
Dopo sette minuti di recupero l'arbitro dichiara conclusa la partita e Frabbo, in panchina ieri sera con la divisa ufficiale del Bologna Calcio, puo' esultare mantenendo immacolato il suo ruolino da allenatore.
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